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L’impianto elettrico quando è a norma
Un impianto elettrico a norma, in un ufficio, un’abitazione o in qualsiasi struttura, è una essenziale necessità per un corretto utilizzo di tutte le apparecchiature.
La mancata osservazione di alcune norme comporta non solo il diniego del rilascio dei certificati ma è anche causa di gravi incidenti.
L’intera progettazione di un nuovo impianto elettrico deve essere affidata a un tecnico abilitato ed è sua prerogativa seguire tutto il procedimento del lavoro affinché venga riconosciuto idoneo in termini di sicurezza.
Questo si occupa sia di adeguare alle nuove esigenze domestiche le nuove normative e sia del completo rifacimento degli impianti.
Ad oggi l’impianto elettrico include, non solo elettrodomestici e tv, ma anche condizionatori, sistemi radianti di riscaldamento e raffreddamento, pc, sistemi di sicurezza e molto altro.
Si tratta di progetti che devono permettere un efficace funzionamento dell’intero sistema ed essere flessibili a successivi cambiamenti.
Per ottimizzare questa enorme struttura di apparecchi e renderla adattabile a cambi di destinazione d’uso, bisogna tenere presenti alcuni accorgimenti.
Una delle azioni più comuni è l’installazione di scatole da incasso in più punti della casa. Questa operazione se fatta prima dell’avvio di eventuali ristrutturazioni, permettere l’aggiunta di dispositivi secondari anche in un successivo momento.
Da cosa dipende la progettazione dell’impianto
La prassi più seguita è quella di proporre inizialmente un impianto di base che riassume le necessità più comuni secondo le normative vigenti. Nel momento del confronto con il committente, la progettazione subirà le modifiche pertinenti alle effettive necessità che quest’ultimo riporterà al tecnico.
Un impianto a norma segue le direttive del D.M. 37/08 e i suoi aggiornamenti avvenuti negli anni successivi.
Le nuove normative hanno permesso un costante aggiornamento che va di pari passo con gli sviluppi tecnologici e stabilisce non solo i criteri di definizione dell’impianto ma anche le figure professionali, i corsi di studio e gli attestati necessari per l’abilitazione al rilascio dei certificati.
Il decreto stabilisce anche la modalità per il rilascio della dichiarazione di conformità da parte dell’impresa installatrice, questo documento dovrà presentare il progetto e il collaudo finale del lavoro consegnato.
Dispositivi indispensabili per la sicurezza dell’impianto elettrico
La messa a norma richiederà l’inserimento di determinati parti nell’impianto e nelle modalità considerate idonee alla sicurezza.
Il primo ad essere inserito in fase di pianificazione dell’impianto elettrico è l’interruttore magnetotermico. La funzione principale di questo dispositivo per la protezione dell’impianto è di interrompere in automatico il flusso della corrente non appena si verificano dei sovraccarichi nel sistema.
Proseguendo con l’interruttore differenziale, detto più comunemente salvavita, le disposizioni richiedono che questo venga sistemato in un luogo facilmente raggiungibile e da usare nel momento quando si ha bisogno di interrompere il flusso elettrico.
Le funzionalità del salvavita sono diventate essenziali per la sopravvivenza in casa, poiché il suo utilizzo viene fatto a tutela della salute umana in caso di guasti imprevisti.
Ad esempio, in un abitazione si può verificare una dispersione elettrica oppure una folgorazione. In tale caso questo dispositivo indispensabile fornisce anche una maggiore ed immediata protezione verso il macroshock elettrico sulle persone esposte in maniera diretta oppure indiretta.
Una protezione maggiore verso le sovracorrenti la offre il fusibile elettrico – un dispositivo in grado di proteggere l’impianto dai cortocircuiti.
In caso di sovratensioni invece, sarà lo scaricatore a fornire una maggiore protezione al sistema.
In questa lista non si può dimenticare il salvamotore, ovvero un altro interruttore magnetotermico ma specifico, per la protezione dei motori. Il dispositivo offre la possibilità di individuare le condizioni di sovraccarico, eventuali anomalie e il cortocircuito di un motore elettrico, nonché interviene nel sistema interrompendo in automatico l’alimentazione elettrica.
Infine, è bene ricordare che gli interruttori differenziali funzionano correttamente solo se coordinati con un impianto di messa a terra. Il loro utilizzo rimane comunque obbligatorio in un impianto elettrico anche nel caso in cui la messa a terra sia assente.