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AMBIENTI CHE DIVENTANO OPEN SPACE
I motivi per creare un open space sono tanti tra cui: luminosità, abbattere dei tramezzi per creare un unico grande ambiente che permetta di godere al massimo della luce naturale.
Spazio: ovviamente l’open space permette locali molto ampi per esempio per la zona giorno, questo causa la perdita di una o più stanze. Relazione: l’open space permette di creare spazi adibiti alla socializzazione, in misura maggiore di un semplice salotto.
Flessibilità: creare un open space non è mai un intervento definitivo, si possono inserire tramezzi per dividere di nuovo gli spazi in qualsiasi momento in piena reversibilità.
Per poter creare questo spazio bisogna rispettare alcuni aspetti, tra cui l’assenza di corridoi in senso più tradizionale; l’open space si adatta più facilmente alla configurazione soggiorno o alla piccola hall all’entrata. Ovviamente va anche considerata la disposizione dei muri portanti. Se lo spazio pensato per l’open space ne presenta, la sua progettazione non può essere fatta. Un altro aspetto da considerare è la disposizione degli impianti, a meno che non si tengano conto delle spese aggiuntive per la realizzazione di tale spazio.
Un aspetto da tenere in considerazione per la creazione di un open space è l’arredamento in quanto prevede una diversa operazione per la scelta dell’arredamento. Bisogna partire da una propria idea di esperienza abitativa, ed è opportuno farsi seguire da un esperto per la progettazione dell’ambiente.
Un altro aspetto importante è l’impresa edile in quanto il risultato finale, come in ogni intervento di ristrutturazione, dipende dal grado di competenza dell’impresa.
Per quanto riguarda i permessi, se la creazione di un open space richiede l’abbattimento dei tramessi è necessaria la CILA, il permesso corrispondente ai cambi di planimetria, mentre, quando vengono coinvolti gli impianti è necessaria la SCIA, il permesso propedeutico a tutti gli interventi sulle parti strutturali.
L’open space è un ambiente unico che ospita al suo interno funzioni abitative differenti
Gli ampi spazi permettono molteplici soluzioni di arredo. Per esempio per arredare un open space rettangolare particolarmente lungo e stretto può essere quella di creare una continuità tra i diversi ambienti sfruttando lunghezze, luce e pareti (magari giocando con gli effetti cromatici).
In questi ambienti l’arredamento è il principale soggetto, non avendo delimitazioni fisiche si può comunque pensare ad elementi di arredo che oltre alla loro funzione estetica, definiscono visivamente degli ambienti presenti in uno stesso spazio, distinguendo così le diverse funzioni. Per quanto riguarda l’illuminazione risulta essere più buona e uniforme grazie all’assenza di ostruzioni come le pareti divisorie.
L’open space è una soluzione adatta sia ad appartamenti che ad uffici, ideale per gli appartamenti piccoli e generalmente vengono uniti gli ambienti del soggiorno alla zona pranzo e alla cucina.
Quindi, quando si uniscono delle stanze, deve esserci una giusta progettazione dell’impianto d’illuminazione. La scelta più adeguata è quella di puntare alla numerosità di punti luce così da avere sia luce diffusa ma anche dei punti di luce concentrati in prossimità della zona salotto, o del tavolo della cucina o dell’angolo lettura. L’open space con ampie finestre permette di massimizzare al massimo la diffusione della luce naturale così da sfruttarla in tutta la giornata fino al tramonto.
Gli open space vengono utilizzati anche per gli uffici non solo nelle grandi città ma anche nei piccoli centri, dati i minori costi di ristrutturazione e di affitto. Inoltre, tale spazio permette una massima collaborazione tra i lavoratori, favorendo così dialogo, comunicazione e scambio d’idee. È comunque garantita una personalizzazione degli spazi con dei complementi di arredo.
La caratteristica da ricordare per poter realizzare un open space è la continuità di stile, da mantenere costante nella scelta dei mobili o di ogni altro elemento nelle diverse funzioni dello stesso spazio. Possono esserci variazioni di colore e materiale, ma deve esserci comunque un’unità visiva e di stile.