CHIESA DELLA GRAN MADRE DI DIO

CHIESA DELLA GRAN MADRE DI DIO

CHIESA DELLA GRAN MADRE DI DIO

                   Inaugurata nel 1831, è definita anche “Tempio”.

Sono tanti gli elementi architettonici, culturali e storici che Torino ci offre. Uno dei piú caratteristici si trova in Piazza Gran Madre di Dio alla destra del fiume Po ed è collegata alla zona più centrale di Torino tramite un ponte che porta ad uno spiazzo circondato da portici: Piazza Vittorio Veneto. La sua architettura segue il modello del Pantheon romano.

La costruzione della Chiesa della Grande Madre de Dio iniziò nel 1818 per volontà degli Amministratori della città, ma non fu inaugurato fino alla metà del 1831, che alla fine divenne un lavoro molto lungo e faticoso. Lo scopo era quello di festeggiare il ritorno del Re Vittorio Emanuele I di Savoia (in seguito alla ritirata da parte delle truppe di Napoleone).

Caraterristiche della Chiesa Gran Madre di Dio.

L’edificazione venne affidata ad un artista neoclassico: Ferdinando Bonsignore, che nonostante la numerosa concorrenza che ha avuto ha realizzato in questo luogo una delle sue opere più importanti. Parteciparono anche l’architetto Giuseppe Formento e l’ingegnere Virginio Bordino, il quale ebbe la fantastica idea di erigere delle colonne molto grandi davanti alla facciata della chiesa.

Per poter raggiungere l’ingresso è necessario percorrere una lunga scalinata, che pone in rialzo il tempio rispetto alla piazza, le colonne e i capitelli corinzi ideati da Bordino. Ai lati del portone vi sono due statue: una rappresenta San Marco evangelista con il Vangelo in mano e un piede sopra un leone; l’altra San Carlo Borromeo. Sotto la chiesa Gran Madre di Dio si trova l’Ossario dei Caduti della Prima Guerra Mondiale. Sulla sua facciata spicca l’iscrizione Ordo Popvlvsqve Tavrin Vs Ob Adventvm Regis, che significa che La nobiltà è il popolo di Torino, per il ritorno del re.

Pur essendo un luogo di culto cristiano, la chiesa neoclassica all’esterno non presenta alcuna croce. Ciò che la differenzia dalle altre chiese, oltre l’architettura particolare, è la presenza di due statue di donne (entrambe scambiate per la figura della Madonna) vicino all’ingresso: una rappresenta la Fede e l’altra la Religione. Questo è ciò che la collega alla magia bianca. Si dice che indichino il luogo in cui si trova il Sacro Graal, il calice da cui bevve Gesù Cristo durante l’ultima cena. Una tiene in mano una coppa (il Santo Graal), l’altra tiene lo sguardo rivolto lontano, puntando verso il cammino che conduce al calice.

L’interno della Gran Madre di Dio non delude il suo interno circolare è il più caratteristico rispetto alle altre chiese della città.
Un’altra leggenda, invece, racconta che la chiesa sorge dove anticamente esisteva il tempio della dea Iside, una dea egizia conosciuta col nome di “Gran Madre”.

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