Ristrutturazione Anni 70

ARCHITETTURA ANNI 70

anni 70

Gli anni ’70 sono ancora in un angolo della nostra mente in termini di architettura d’interni e design e ristrutturazione. Questo è il periodo di massimo splendore di una sottocultura di punk e hippy, musica da discoteca e l’avvento dei televisori a colori. Questi anni spensierati ci sono riusciti, perché è un po ‘come chiedere ad ogni nuova idea o nuovo progetto di sfruttare al meglio ciò che ci hanno portato. Ma ha cosa è dovuta questa ossessione per gli anni 70 e il suo particolare stile?

Innanzitutto bisogna tener presente che si tratta di uno stile identificativo. Un fattore chiave di questo periodo è uno e duno solo e si è radicato profondamente nella nostra mente: l’invidia. Sì, vogliamo questo stile forte, che ha segnato i secoli e perfettamente riconoscibile tra gli altri, probabilmente per l’eternità.

Caratteristiche desgin degli anni 70

Il design  degli anni 70 combina legno, plastica, vetro e tessuti con motivi grafici per creare interni con apprezzamento visivo, senza essere stridenti. Il secco dipinto è stato cambiato per la carta da parati e il rivestimento. I mobili erano molto più bassi e vicini al pavimento e il pavimento era ricoperto da tappeti da parete a parete.

Negli anni ’70 i colori sgargianti e accesi e questi tipi di colori erano i principali protagonisti della casa. Tonalità come il fucsia, l’arancio butano o il verde lime sono essenziali quando si tratta di ottenere un vero decoro anni ’70. I tessuti e carta da parati hanno evidenziato il senso di stravaganza ancora presente del decennio precedente, con linee ondulate, cerchi concentrici e nastri di colore intrecciati. In fatti una grande caratteristica importante di questo periodo è il fascino dei colori. Ancora adesso, nel 2020, siamo rimasti tutti affascinati dall’uso e dalla padronanza dei colori di quel tempo. In confronto, anzi, oggi i colori ci mettono in imbarazzo.

Il design di questa decada faceva molto affidamento sulle trame visive e sul contrasto tra le trame, se mescolavano le linee visive lisce e pulite dei mobili in pelle di altezza ridotta con il profondo di un soffice tappeto a pelo lungo. L’elegante sensazione del vetro e del metallo con la levigatezza visiva della carta da parati in rilievo e il fresco scintillio della plastica con il calore del legno con macchie scure erano basati su uno studio sul design delle texture.

Plastica, vetro e metallo hanno svolto un ruolo importantissimo nell’arredamento degli anni 70. Le sedie in plastica a forma di uovo decoravano non solo i salotti della casa ma li si poteva trovare anche nelle sale d’attesa dei diversi centri. Negli angoli spiccavano lampade da terra in metallo con paralumi in plastica, alcune con luci multiple che creavano molte ombre sulle pareti tappezzate a motivi geometrici. Tavoli di vetro con gambe in metallo riempivano le stanze, accanto e davanti a divani e poltrone rivestiti in vinile o pelle.

“Wallpaper”, in collaborazione con “Matthew Morris”, ancora una volta ha reso omaggio agli Stati Uniti sottolinenado la gloria dell’invenzione dei motel. Infatti, è proprio in questo paese che è presente l’idea stessa che ritroviamo nei grandi “strade-motel”: la libertà. E, infatti, i motel sono sempre stati gli ambasciatori dell’architettura degli interni degli anni 70, con i loro mobili in noce, materiali vellutati e colori pop.

 

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