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Torino è una delle principali città d’arte dell’Italia

La molle Antonelliana, simbolo della cittá di Torino, con gli Alpi sullo sfondo
Ex capitale del Paese, Torino è un luogo molto elegante con palazzi reali, viali simmetrici e regolari (che sono quasi tutti alberati)
Vie ritte e non confusionarie, piazze meravigliose ricche di storia, portici estesi sulle vie principali e numerosissimi luoghi di culto.
La sua storia è ricca di avvenimenti importanti che hanno cambiato non solo la città, ma anche l’intera penisola. Ricordiamo che a partire dal 1720 questa città divenne capitale del Regno di Sardegna (comprendeva dunque la regione Piemonte e la Sardegna).
La vicinanza a Germania, Svizzera e Francia, le colossali fortune industriali di Torino (dalla Fiat alla Barilla) e una potente borghesia, colta ed erede della tradizione di mecenatismo insita nella cultura italiana spiegano in gran parte il successo e la proliferazione nella città di gallerie e centri privati e pubblici dedicati all’arte contemporanea
La prima capitale di Italia
Fu anche la prima capitale del Regno d’Italia (dal 1861 al 1865), anche se pochi anni dopo lasciò il posto a Firenze, che a sua volta cedette per sempre la poltrona a Roma.
A partire, invece, dal secondo dopoguerra, Torino divenne il simbolo della crescita economica del Paese.
Tanto che accoglieva numerosi emigranti che provenivano dal Sud Italia e dal Veneto (per via della crescente richiesta di manodopera negli stabilimenti automobilistici).
Si raggiunse una cifra esorbitante per quanto riguarda la popolazione, tanto che il sindaco dell’epoca (Diego Novelli) la definì “la terza città meridionale d’Italia dopo Napoli e Palermo”.
Il capoluogo della regione italiana del Piemonte, è uno dei centri della grande industria italiana, essendo il cuore di Fiat, Martini, Ferrero o Superga, tra le altre aziende. L’ultimo aspetto che la rende famosissima in tutto il mondo è la “strana” storia di Torino, considerata infatti la città della magia (le chiese, si dice, servivano per allontanare il male, motivo per cui il capoluogo ne è carico).
Torino tra le magie
È il fulcro della magia bianca, insime a Praga e Lyon, poiché costruita proprio dove il fiume Po – che rappresenta il sole – e la Dora – che indica la luna – confluiscono, e i punti dove essa converge sono i seguenti: La Gran Madre; Piazza Castello; il Museo Egizio; la Fontana Angelica di Piazza Solferino; la Mole Antonelliana. Poiché Il principale punto di energia positiva di Torino è la Fontana del Tritone, situata nei Giardini Reali di Piazza Castello, vicino alla Cattedrale di San Giovanni Battista. Un altro dei luoghi che Torino bilancia con energia positiva è la Chiesa della Gran Madre di Dio. Gli esperti dicono che le statue all’ingresso della chiesa nascondono gli indizi per trovare il Santo Grial, presumibilmente nascosto anche da qualche parte a Torino.
Ma Torino é anche il cardine della magia nera, insieme alle città di San Francisco e Londra, c’è la convinzione che Torino si trovi in uno dei vertici di un triangolo di natura oscura o magia nera. Nella zona occidentale, dove, durante l’Impero Romano, venivano sepolti i morti e crocefissi i condannati, e i punti in cui essa converge sono: Piazza Statuto dove c’è persino chi assicura che sia lì dove si trova una delle porte dell’inferno. É in questa piazza, dove secondo la leggenda sarebbero stati uccisi coloro che andavano contro la legge, si trova anche il monumento al Traforo del Frejus, dedicato a coloro che morirono nella costruzione del tunnel che collega Torino con il territorio francese. Visitando la piazza si può vedere che in cima a questo monumento si trova una statua dell’angelo caduto Lucifero, uno dei pochi al mondo dedicati a questo personaggio.

Statua di Piazza statuto
Altri punti della cittá sono: il Palazzo del Diavolo, il Museo Egizio, gli Occhi del Diavolo in via Lascaris e il Rondò della Forca.