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Il nuovo ufficio open space
Chi passa gran parte della giornata in ufficio sa bene quanto sia importante che nella progettazione il comfort sia massimo, anche per garantire maggiore produttività e risultati lavorativi migliori. Il benessere delle persone è fondamentale, a maggior ragione all’interno di un ambiente di lavoro.
I designer si orientano verso scelte che mirano ad ambienti lavorativi costituiti da spazi confortevoli, sereni e positivi: questo, inoltre, contribuisce a creare un’immagine positiva della propria azienda. C’è, però chi la pensa in modo differente: secondo alcuni, infatti, tali ambienti eccessivamente piacevoli e confortevoli andrebbero a penalizzare la concentrazione degli impiegati e lo svolgimento ottimale del lavoro.
Queste idee, in conflitto tra di loro, possono essere condivise o meno, ma c’è da dire sicuramente che l’ambiente di lavoro influisce fortemente sulle persone che si trovano al suo interno e di conseguenza anche sulla loro produttività. Ecco il motivo degli studi portati avanti da architetti e designers a proposito della progettazione degli spazi lavorativi.
Un corretto ambiente di lavoro necessita di spazi appositi e specifici per ogni attività, singola e di gruppo; anche un ambiente che stimoli la creatività riveste un ruolo molto importante, in special modo per quanto riguarda gli impieghi che ne fanno più uso.
Il posto di lavoro
In un ufficio le aree principali sono gli spazi lavorativi, come ad esempio sale riunioni, singoli uffici, spazi comuni, sia lavorativi sia di svago, stanze appositamente dedicate al lavoro di gruppo individuale e di gruppo, altre aree dotate di strumenti utili quali stampanti o fotocopiatrici.
In base alla tipologia di lavoro per il quale esso viene progettato, un ufficio può assumere diverse forme; ne esistono dunque vari tipi:
- Cellulari: la pianta di questi uffici viene suddivisa in singole “celle”. Tale struttura risulta utile nei lavori che devono essere svolti individualmente, e la cui importanza non è legata alla collaborazione tra più persone, se non per via telematica. Le singole cellette permettono che ci sia una concentrazione maggiore e risultati ottimali; hanno poi una caratteristica specifica, ovvero il corridoio sul quale si affaccia ogni singolo ufficio, e che li rende comunicanti tra di loro.
- Open space: contrariamente ai precedenti, questi uffici sono caratterizzato da ampi spazi liberi, che possono ospitare gruppi di persone impiegati in lavori integrati ed organizzati tra loro. Grande importanza è data alla comunicazioni verbali ed al confronto aperto tra tutti i partecipanti. Riunioni di lavoro o tipologie di lavoro di gruppo sono le più adeguate a tali spazi.
- A zone: troviamo qui uno spazio organizzato per aree differenti, come suggerisce il nome stesso. Risulta perfetto per il lavoro di gruppo che richieda un costante scambio di informazioni.
- Combinato: presenta una grande flessibilità degli spazi, in modo da consentire lo svolgimento di varie attività molto diverse tra loro. Permette il lavoro di concentrazione individuale, ma allo stesso tempo anche lavori di gruppi lavorativi; inoltre, è anche facile il cambiamento di postazione di lavoro a seconda dell’attività da svolgere durante la giornata.
Per quanto riguarda gli ambienti di servizio, ovvero quelli che non necessitano una permanenza continuativa di addetti, devono seguire alcune regole e presentare determinate peculiarità.
Possono essere ricavati sia sopra che sotto terra e devono permettere allo stesso tempo una corretta aerazione e ventilazione (che sia naturale o artificiale, tramite impianti appositi). L’altezza minima da rispettare è di 2,40m per esempio; inoltre, ambienti come servizi igienici e spogliatoi devono essere a sé stanti, separati dagli altri spazi lavorativi. Per questo motivo a volte deve essere progettata anche un’area di disimpegno, che abbia dunque la finalità di separare i vari ambienti.
In un ambiente di lavoro devono essere presenti anche accessori ed ambienti di servizio, cioè refettori o mense e luoghi in comune dedicati alle pause (per cui è richiesta una superficie minima di 9 mq con a disposizione di ogni presente uno spazio di 1 mq) e presidi sanitari, (di almeno 12 mq).
C’è un ulteriore ambiente da prendere in considerazione, ovvero quello dedicato agli archivi: questi trovano spesso una perfetta collocazione nei sotterranei, dal momento che non è necessaria una luce naturale e il peso del materiale contenuto potrebbe gravare inutilmente sulla struttura intera (a maggior ragione negli archivi di tipo cartaceo).
L’attrezzatura necessaria consiste in armadi e scaffali abbastanza capienti, parte di questi eseguiti in fase di ristrutturazione che possano contenere il maggior numero di documenti possibile, in vista del loro possibile aumento con il passare del tempo.