IL PROTOCOLLO LEED ITALIA

IL PROTOCOLLO LEED ITALIA

Il protocollo Leed Italia 2009 è un protocollo di valutazione che permette di determinare l’impronta ecologica degli edifici ed è diretto sia alle nuove costruzioni che agli interventi di ristrutturazione.

Per affrontare il problema dei cambiamenti climatici c’è bisogno di una profonda trasformazione del settore dell’edilizia.

Infatti, agli edifici sono imputabili quasi la metà dei consumi complessivi di energia a livello globale essendo responsabili di circa il 41% di emissioni di CO2 e il 39% dei rifiuti. Di fronte a questi dati risulta sempre più urgente applicare i principi di sostenibilità ambientale.

Non è facile costruire tenendo conto di questi principi. Ecco che allora l’importanza delle certificazioni.

Il protocollo Leed è quello più diffuso nel mondo per la bioedilizia. Leadership in Energy and Environmental Design (Leed), è sorto negli USA nel 1993 grazie al United States Green Building Council (USGBC).

Nel 2009 è giunto nel nostro Paese attraverso l’opera di GBC Italia: il nostro ordinamento normativo così come le peculiarità costruttive della nostra edilizia sono stati uniformati agli standard internazionali.

Sono sette le sezioni del sistema di rating Leed Italia strutturate in crediti e prerequisiti.

Se da una parte i crediti possono essere utilizzati a seconda delle specificità del progetto, dall’altra i prerequisiti di ogni sezione risultano essere obbligatori perché l’intero edificio possa venire certificato.

La commissione che si occupa di assegnare il punteggio è costituito da un team multidisciplinare.

I punteggi dei crediti vengono sommati definendo il livello di certificazione raggiunto. Questo può essere:

  • Base (40-49 punti),
  • Argento (50-59 punti),
  • Oro (60-79 punti),
  • Platino (80 punti e oltre).

Le sette sezioni sono:

  1. Gestione delle acque:  Questa categoria analizza l’uso razionale dell’acqua. Necessita un’ottimizzazione della gestione e anche un corretto smaltimento.
  2. Sito sostenibile: (otto crediti e un prerequisito, per un massimo di ventisei punti):questa categoria valuta gli impatti che derivano dalla costruzione dell’edificio. Necessita quindi di una particolare attenzione nella progettazione integrando e interagendo con il contesto.
  3. Energia e Ambiente: (sei crediti e tre prerequisiti per un massimo di trentacinque punti): Il prerequisito fondamentale sono i consumi energetici limitati, questo è già valutato in fase di progettazione. Molta importanza è posta sull’utilizzo delle fonti rinnovabili.
  4. Materiali e risorse: (sette crediti e un prerequisito per un massimo di quattordici punti): questa categoria esamina nel dettaglio gli impatti dovuti alla scelta dei materiali. Prerequisito base è la raccolta differenziata durante la costruzione. Un punteggio più alto è ottenuto se il quantitativo di materiali non riciclabili è ridotto al minimo.
  5. Qualità interna dell’ambiente: (otto crediti e due prerequisiti per un massimo di quindici punti): sono prese in considerazione tutto quello che è inerente alla qualità dell’ambiente interno, che hanno attinenza con il controllo della contaminazione dell’aria, il consumo di energia, la sicurezza e la salubrità. Il prerequisito di questa categoria è dato dal raggiungimento di prestazioni minime riferite alla qualità dell’aria ed anche al controllo da fumo da tabacco. Deve essere garantito il comfort interno in termini di salute e sicurezza e anche l’illuminazione naturale deve essere ottimizzata.
  6. Progettazione e innovazione: (due crediti per un massimo di sei punti):nel costruire gli edifici viene tenuta presente la progettazione che si deve caratterizzare per gli elementi innovativi legati alle pratiche di sostenibilità. In altre parole questo protocollo fornisce dei requisiti di progettazione ma anche di realizzazione e gestione dei vari interventi cercando di ridurre al minimo gli impatti ambientali.
  7. Priorità Regionale (un credito per un massimo di quattro punti): lo scopo consiste nello spingere i gruppi di progettazione porre attenzione su peculiarità dell’ambiente che siano distintive del luogo nel quale il progetto si trova.

Anche in Italia il Protocollo Leed sta ottenendo nell’ultimo periodo un successo crescente.

Nelle zone in cui  le amministrazioni locali hanno aderito maggiormente alla sostenibilità come strategia si ha una maggior densità nell’utilizzo di questa certificazione Leed Italia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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