IL CAMINO

La scelta del camino

CAMINO

Quale camino scegliere tra le mille tipologie in commercio? È una delle domande più frequenti soprattutto tra chi ama il calore del fuoco e non riesce a fare a meno dell’atmosfera. Questo è un ottimo compagno nelle fredde notti d’inverno ed è un ottimo metodo per rilassarsi dopo le lunghe giornate lavorative. Il calore e il profumo del legno rendono l’ambiente più accogliente, qualsiasi sia la dimensione della casa.

Il camino è una scelta che viene fatta sia per motivi estetici che per riscaldare.

 Se si decide di posizionare un caminetto per avere una fiamma in casa e quindi per motivi estetici, si consiglia un modello con vetro che permetterà un contatto visivo con il fuoco.

Si tratta di casi in cui il calore della fiamma passa in secondo piano.

Se si ha la necessità di un caminetto per riscaldare, sarà utile invece acquistarlo a legna o pellet perché sono combustibili poco costosi sul mercato. Molto importante è tenere in considerazione la presenza o meno nell’abitazione di una canna fumaria necessaria per questa ultima tipologia di camino. Ad oggi infatti è difficile disporre una canna fumaria in case già realizzate e che non ne prevedono una da progetto. In casi in cui risulta problematico realizzare la canna fumaria è consigliata la scelta di soluzioni meno impegnative.

 IL CAMINO A LEGNA

Il camino a legna risulta anche scomodo, infatti la legna deve essere stoccata, la canna fumaria pulita, la fuliggine vola ovunque, il fuoco va acceso manualmente; si tratta di operazioni che fanno parte della routine, se si sceglie realizzare un camino a legna. Si tratta di una scomodità però che restituisce la bellezza di un camino “vero”. In uno a legna infatti si può anche cucinare e creare una scenografia davvero suggestiva.

Si può decidere se realizzare un camino aperto o chiuso. La seconda soluzione è sempre la più adatta per evitare di scottarsi e la fuoriuscita incandescente. Inoltre un camino con vetro restituisce rendimenti più alti e una combustione pulita.

Per averne uno ottimo è importante il dimensionamento della canna fumaria che deve essere compresa tra 1/12 e 1/10 dell’apertura del camino.

Inoltre è importante anche il dimensionamento della bocca del camino, infatti il volume della stanza deve essere moltiplicato per 30 per ottenere i cm2 di bocca dello stesso.

In una ristrutturazione ogni singolo dettaglio deve essere progettato nel dettaglio.

Per ridurre al minimo l’inquinamento, cioè i PM10, è vietato l’utilizzo di caminetti a legna aperti nei comuni al di sotto dei 300 metri di altitudine per le emissioni del particolato troppo elevato.

 SOLUZIONI ALTERNATIVE

L’alternativa ad oggi molto utilizzata è il camino a bioetanolo. Questo è molto utilizzato nelle ristrutturazioni meno invasive. Infatti non necessita della presenza di una canna fumaria. La fiamma che producono è piacevole, scenografica e riscalda; inoltre può essere posizionata in tutti i punti della casa. Il consumo è di 1 litro di bioetanolo ogni 2 ore e mezza; il prezzo di 1 litro è di 5 euro. Si tratta di una soluzione abbastanza poco conveniente se si tratta di alloggi che hanno la necessità di accenderlo tutto il giorno. Ideale invece per scenografia in hotel b&B sono le soluzioni temporanee.

 

Altra valida alterativa è il camino elettrico. Nell’ultimo periodo molto gettonato in Italia per via dello svantaggio economico di quello a bioetanolo.

Si tratta però di una soluzione meno realistica ma più conveniente. La manutenzione infatti è inesistente e il design è per tutti i gusti.

In conclusione, per la scelta del camino in casa, la risposta non è univoca. Sono molti i fattori che entrano in gioco dalla necessità estetica a quella pratica, dal budget alla tipologia di utilizzo.

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