Gli impianti italiani per la canapa

GLI IMPIANTI ITALIANI PER LA CANAPA

La canapa è una pianta nobile e i suoi semi sono ricchi d’olio con un alto valore nutrizionale.

Costituisce un’importante risorsa naturale purtroppo sottovalutata in tutto il mondo, Italia inclusa.

I suoi fiori hanno diversi composti rilevanti dal punto di vista farmacologico.

Questo prodotto è facile coltivarlo e non necessita di un clima o di temperature particolari.

La canapa ha molti utilizzi venendo utilizzata nei settori:

  • zootecnico e agricolo
  • plastico
  • energetico
  • alimentare
  • tessile
  • edile
  • design
  • cosmetico
  • farmaceutico
  • cartaceo
  • automotive
  • aerospaziale

La canapa utilizzata per la trasformazione proviene da coltivazioni presenti in Puglia ma anche in Abruzzo, Molise, Basilicata e Calabria.

Nel 2013 in Puglia è stato inaugurato il secondo impianto d’Italia, e il primo del Meridione, di trasformazione della paglia di canapa industriale, il South Hemp.

L’azienda occupandosi nello specifico della prima trasformazione della pianta, lavora le paglie di canapa ottenendo il canapulo, cioè la parte interna legnosa, e la fibra tecnica. Si vanta a buon diritto di seguire i principi di rispetto dell’ambiente, degli agricoltori, di sostenibilità ecologica e cooperazione.

L’amministratore delegato di Bio Hemp Trade, Crocetta, afferma che il loro focus è quello di creare materia prima pronta per le varie lavorazioni per coprire il gap di aziende che già lavorano prodotti a base di canapa ma che sono costrette ad acquistarla in Romania o in Francia.

È un prodotto che non ha un grande valore iniziale ma ha un grande volume.

L’impianto conta fino a quattrocento ettari di terreno coltivato. «C’è una favola che ci si racconta spesso, cioè che dalla canapa si possano ottenere fino a ventimila prodotti. Senza tecnologie però, non si ottiene nulla», sostiene Crocetta: «quando abbiamo fatto la parametrizzazione dell’investimento del macchinario avevamo calcolato anche tutte le possibili iniziative delle aziende che però non possono partire perché devono acquistare la materia prima dalla Francia o da altri Paesi europei. Con il nostro impianto, oltre alla materia prima destinata all’edilizia, al tessile e all’alimentare, sarà possibile recuperare lo scarto delle polveri che potrebbe essere utilizzato per la realizzazione di bio-plastiche arricchite o come fibra da rafforzamento delle resine e molto altro».

I materiali per bioedilizia che produce l’azienda sono adatti per la costruzione di nuovi edifici e per la ristrutturazione

Nel 2019 è nata un’iniziativa imprenditoriale che vuole fornire degli standard a questo settore.

Il gruppo è composto da Igrox, che si occupa della produzione di luci a led, da R&D Labs, laboratorio analitico nel settore farmaceutico, da DIMITTO Certification Services, specializzato nella certificazione ISO 9001 di aziende che coltivano canapa indoor e infine da JEnergy, che invece si occupa della progettazione di impianti a basso consumo energetico.

L’obiettivo del progetto è di dare un sistema funzionale a chi sia interessato a investire minimizzando i rischi.

Quest’anno la Regione Piemonte sta discutendo della possibilità di una legge regionale che preveda incentivi per circa 250mila euro in tre anni alla filiera della canapa.

Si sta diventando sempre più consapevoli dell’importanza di una legge sulla valorizzazione della canapa ad uso agroindustriale.

Questo materiale è molto diffuso nell’astigiano ma ha conosciuto un periodo di abbandono superato grazie all’attività di Assocanapa.

Assocanapa è la principale associazione italiana attiva nel settore della canapa e si è costituita nel 1998 a Carmagnola in provincia di Torino.

Questa associazione lavora in contatto con Ministeri e Forze dell’ordine per affrontare i problemi legati alla coltivazione/trasformazione della canapa. Fornisce agli imprenditori consulenze su questioni agronomiche e legali e, più di recente, anche di bioedilizia.

 

In conclusione questo prodotto e i suoi residui di lavorazione nel mondo edile sono un ottimo materiale da coibentazione termica e in più sono un prodotto naturale che non inquina.

 

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