PROGETTARE E RISTRUTTURARE CON 3 DS MAX

3 DS MAX

 

3 DS MAX

Una realizzazione in 3 ds Max

 

Il 3 ds Max è un programma che si basa sulla realizzazione di oggetti grazie alla grafica vettoriale tridimensionale. Realizzato da un’azienda di software e di servizi rivolti principalmente alla progettazione di infrastrutture, la divisione Media & Entertainement dell’Autodesk si occupa fra le altre cose anche di contenuti multimediali.

Tramite 3 ds Max è possibile creare delle brevi ma valide animazioni, progetti per la costruzione e la ristrutturazione di edifici. case e molto altro.

Il 3D studio nacque per la prima volta nel 1990 e da allora si occupa di numerosi prodotti per la grafica 3D.

Grazie alle potenti capacità di editing e alla sua architettura di plugin il 3 ds Max rimane uno dei software più richiesti per realizzare creazioni in 3D.

 

Gli strumenti utilizzati in 3 DS max

Anche se molti strumenti non fanno parte di 3 ds Max, esso presenta una vasta gamma di plugin che sono stati realizzati da terze parti. A partire dalla versione 7.0, il prodotto presenta vari strumenti di textures avanzati; nella versione 6.0 è stato incluso Mental Ray, che serve per la renderizzazione; per la 5.0, invece, sono stati importati alcuni strumenti di illuminazione avanzata, necessari per avere una resa fotorealistica.

 

La modellazione in 3 ds Max

Ci sono numerosi metodi di modellazione tridimensionale in 3 ds Max, ma solo sette fra queste si possono considerate le più fondamentali.

– La prima è la modellazione con primitive, molto semplice ed utilizzata per creare quasi dal nulla il proprio oggetto basandosi sull’utilizzo di forme geometriche semplici come quadrati, sfere, coni e cilindri.

– Un’altro metodo molto utilizzato è il Non Uniformal Rational MeshSmooth, detto NURMS. La modellizzazione si basa fondamentalmente sull’uso di poligoni. Solo dopo aver formato un modello approssimativo con essi, si applicano comandi di meshsmoth.

– Incluso nella versione 3.0, il metodo di surface tool applica un modificatore chiamato ‘surface’ (da cui anche il nome del metodo stesso), per creare le comuni spline 2D di 3 ds Max.

– La modellazione NURBS che prende le iniziali dall’inglese ‘Non Uniform Rational Basis-Splines’, dovrebbe essere definita come splines razionali non uniformi definite da una base. Nello specifico si tratterebbe di una classe di curve geometriche usate in grafica e costituisce la rappresentazione matematica utilizzata dai sistemi diversi di software, come CAD, per definire superfici, forme e curve.

– Mentre per i videogiochi e realizzazioni multimediali simili, la modellazione impiegata è quella che utilizza poligoni. Il procedimento prevede di partire da una primitiva in poligoni ed in seguito raffinare la modellazione impiegando gli strumenti di smusso, estrusione e di taglio oppure, facendo collassare i vertici nei punti di sovrapposizione dei poligoni che vogliamo mantenere uniti. Il controllo e la cura di ogni poligono si facilitano grazie a questa tecnica.

– Infine, ci sono due altri metodi di modellazione, la modellazione con mesh e quella con patch, dove nella prima l’oggetto si trasforma in una Mesh modificabile, mentre nella seconda, si modifica tramite una patch utilizzata per materiale organico.

Altri metodi implicano un misti parziali e completi delle modellazioni suddette creando possibilità infinite di lavorazione grafica in 3D.

Il 3 ds Max offre un set di ricchi strumenti flessibili per creare dei progetti di gran design mantenendo sempre viva la creatività artistica. Le possibilità di realizzare con questo strumento sono infinite. Si possono creare dei mondi enormi nei videogiochi e nei film di animazione.

Per i progetti edili la visualizzazione di rendering architettonici di alta qualità risulta una rivoluzione nel modo di pianificare. I scenari interni e gli oggetti diversi rappresentati vengono sempre finemente dettagliati. Le animazioni e gli effetti grafici permettono sempre di più di dare vita a personaggi con caratteristiche e movimenti impressionanti. Tutti i lavori si avvicinano  sempre di più alla riproduzione fedele della realtà.

 

 

 

 

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