Il progetto, all’interno di un immobile degli inizi del duemila, riguarda la ristrutturazione di un appartamento di circa 130 mq sito a Torino nella zona denominata Cenisia. Qui troviamo molti edifici e vaste aree industriali completamente recuperate e riqualificate destinate prevalentemente a opere di edilizia residenziale e commerciale.
In particolare, a ridosso di Corso Vittorio Emanuele II sono stati riqualificate molte aree storiche dismesse: L’ex-carcere torinese denominato “Le Nuove”, oggi sede museale; dietro al suddetto carcere, tra il primo tratto di Corso Castelfidardo e Via Borsellino, è situato lo storico complesso delle Officina Grandi Riparazioni ferroviarie di Torino (O.G.R.) ristrutturato ad area culturale, ricreativa ed espositiva. Negli anni duemila adiacente a via Borsellino, angolo via Bixio, si è dato corso alla totale riqualificazione del comprensorio ex-Westinghouse, la fabbrica multinazionale che fu attiva qui nella costruzione di freni dal 1907 al 1980 circa.
L’appartamento appartiene ad una giovane coppia, l’inseparabile cane mascotte della casa e la figlia di pochi mesi. L’unità abitativa nasceva con una distribuzione planimetrica che già soddisfava nella sostanza le esigenze dei clienti, i quali chiedevano solo una serie di migliori.
Obiettivi di progetto
Massimizzare lo spazio attraverso il rifacimento dei due locali igienici, il progetto su misura di un’ampia armadiatura da collocare nella zona disimpegno e lo studio della distribuzione degli arredi.
Una volta liberato l’alloggio dalle pavimentazioni dei bagni e della cucina e demoliti piccole porzioni di murature, abbiamo proceduto al rifacimento dei locali igienici che hanno rappresentato il fulcro del progetto oggetto dell’incarico. Un bagno di servizio ad uso lavanderia dotato di vasca da bagno collocata sotto la finestra, wc, bidet, un ampio lavandino comodo anche per sbrigare le faccende domestiche ed una zona attrezzata con integrato il mobile contenitore per lavatrice ed asciugatrice.
Il secondo bagno di forma regolare maggiormente dedicato al marito, testimonia nella scelta dei materiali e dei colori un profilo più maschile. L’esigenza era quella di realizzare uno spazio confortevole dove potersi rilassare a fine giornata; una sorta di spa in versione domestica dove concedersi del tempo per il proprio benessere. La vecchia vasca da bagno è stata sostituita con un piatto doccia della Neo Plus di dimensioni molto generose L.170 x 115cm, collocato al fondo del bagno per sfruttare la larghezza del locale.
Il box doccia è illuminato dall’alto con led mascherati da un profilo metallico, tassellato a parete che genera una luce radente.
Il gruppo doccia della Bossini prevede corpi ad incasso con sistema termostatico e soffione duplex con uscita dell’acqua a cascata e a pioggia.
Dati tecnici
Un mobile bagno di colore bordeaux con top laminato effetto legno di metri due di lunghezza, ma poco profondo per lasciare un adeguato e comodo spazio antistante nonché consentire senza intralcio l’apertura dei cassetti dello stesso, ospita il lavabo in appoggio della Flaminia serie App di forma arrotondata e bocca di erogazione dell’acqua posta a parete della Fir serie Cleo. Bidet e wc in appoggio sono invece della ceramica Cielo serie Smile. A pavimento piastrelle di dimensioni 60×120 cm color terra. Sulle pareti si è scelto nella zona doccia un rivestimento realizzato con piastrelle in gres sempre di dimensioni 60×120 cm di colore nero lucido con venature color ferro e sulle altre pareti del bagno la stessa serie di piastrelle ma bianche effetto marmo calacatta.
Il disimpegno, un locale stretto e lungo che separa la zona giorno dalla zona notte e da cui si accede alle camere da letto, allo studio e ai bagni è strato sfruttato di fatto come zona armadi con soprastante veletta in cartongesso con luce integrata che ha la duplice funzione di illuminare il locale accessorio e i vani interni del mobile. L’ampia armadiatura è stata realizzata su misura e come un “nastro”, fuoriesce in parte dal disimpegno e arriva sino alla zona ingresso trasformandosi in guardaroba dove riporre cappotti, giacche, borse di uso quotidiano. Su questa porzione di arredo le ante sono state rivestite con specchi a tutta altezza non solo per concedersi “un ultimo sguardo” ma per dilatare il piccolo ingresso che i clienti temevano sarebbe stato troppo ridotto dall’ingombro dell’arredo. Una porta scorrevole integrata nell’armadio separa l’ingresso dalla zona notte per garantire una maggior privacy.
Il living invece, in stretta continuità con l’ingresso e la cucina è il cuore della casa. L’ampio spazio non è stato modificato nella sua conformazione, ma è stato riconsiderato in termini di arredo e conseguente illuminazione.
La parete di fondo dipinta di un colore molto vivace, ospita una libreria a giorno a tutta altezza; davanti un divano ad angolo che richiama il colore della parete; di fronte la zona tv e in prossimità dell’ampio finestrone un tavolo per i pranzi di rappresentanza con illuminazione dedicate. A riscaldare l’ambiente, oltre ai proprietari, il parquet esistente che è stato riportato al nuovo mediante un trattamento di carteggiatura e verniciatura.